Paolo Ferriani: un uomo da non dimenticare

Il 22 gennaio del 2021 Paolo Ferriani è morto, ma la triste notizia è rimasta per diverso tempo confinata nell’ambito strettamente famigliare. Paolo è stato un editore e un grafico eccellente e le sue raffinate monografie dedicate ai personaggi e agli autori del Fumetto popolare italiano gli avevano permesso di incontrare non pochi disegnatori, sceneggiatori, editori e critici.

Ma nessuno in questo ambiente ha mai saputo della triste notizia finché, il 28 giugno dello scorso anno, Angelo Palumbo (che stava lavorando a un articolo sugli Zagor Index per la rivista SCLS) ha scovato sul web il necrologio del nostro povero amico. Naturalmente abbiamo subito informato alcuni nostri contatti nel mondo del Fumetto, tra questi Moreno Burattini, Stefano Priarone, Giuseppe Pollicelli e Francesco Manetti.

Angelo Palumbo e Giampiero Belardinelli 
nella casa di Paolo Ferriani.
Foto di ©Angelo Palumbo

Le strade di Paolo Ferriani, di Angelo Palumbo e del titolare di questo blog (gli ultimi due da tempo collaboratori della rivista di critica bonelliana Dime Press) si sono incrociate nella seconda metà degli anni Novanta. Da quel periodo fino alla prima metà degli anni Duemila siamo stati i suoi principali collaboratori e quelli che, nella sua casa a San Pietro in Casale (BO), più di tutti hanno condiviso con lui diversi momenti conviviali e creativi.

Molti ricordi affiorano nella mia mente e le foto che corredano il pezzo ne hanno fatti scaturire altri. In occasione delle fasi conclusive dello Zagor Index 301-400, del Mister No Index 1-100 (scritto da Angelo Palumbo con la collaborazione di Roberto Altariva) e del Mister No Index Albi Speciali 1 abbiamo trascorso alcuni fine settimana a casa di Paolo, alternando i momenti di revisione dei lavori a lunghe chiacchierate sui più disparati argomenti.




Davanti alla libreria di Paolo;
sopra il Nostro e il soprascritto.
Foto di ©Angelo Palumbo

Paolo era una persona cordiale, con una notevole cultura musicale, fumettistica e cinematografica. La sua libreria era ricca di libri, saggi, cd musicali, collane a fumetti ecc. Osservandola, mi colpiva la sua particolarità di inserire, negli scaffali, delle collane fumettistiche o librarie con la numerazione da destra verso sinistra.

Nel lavoro il Nostro era una persona meticolosa e sottolineava sempre che nulla doveva essere lasciato al caso. Ci ha fatto capire che la parola scritta di per sé non era sufficiente a restituire al lettore le emozioni dei racconti analizzati negli index. Per questo ci invitava a rendere la sintassi agile e comprensibile, evitando voli pindarici e termini elitari, che spesso – ci ricordava – sono più un vezzo narcisistico e non certo una necessità utile a chi dovrà leggere il testo. Insomma, la veste grafica non era da considerarsi, secondo Paolo, un mero orpello da aggiungere ai testi, ma come parte integrante dell’analisi critica. E i suoi Index Illustrati lo dimostrano ampiamente.


Le serate conviviali.
Foto di ©Angelo Palumbo

Da questo punto di vista il Mister No Index Albi Speciali 1 è stato per Angelo e per me una sfida importante: la particolare scelta grafica, ideata da Paolo per meglio valorizzare la diversità delle storie prese in esame, ci ha insegnato a modificare il registro a seconda dello spazio che ogni racconto avrebbe avuto. Si passava ad analisi di ampio respiro per alcuni Speciali e Maxi a quelle più stringate per gli albetti fuori serie o fuori collana. Devo dire che alcune di quelle brevi sono tra le nostre recensioni più riuscite. Ritengo questo volume, aggiungo, uno dei migliori proprio per l’ardua sfida che abbiamo dovuto superare.


Copertina del Mister No Index Albi Speciali 1.
©Paolo Ferriani Editore



L'analisi del racconto breve Cuore di tenebra
(testi di Giampiero Belardinelli).
©Paolo Ferriani Editore

Una pagina che analizza lo Speciale 
Magia nera (testi di Angelo Palumbo).
©Paolo Ferriani Editore

Tra un caffettino – come diceva Paolo – e una passeggiata, tra le sessioni di correzione al computer e una gustosa pizzata in serata, Angelo ed io porteremo sempre nel nostro cuore le ore trascorse con Paolo Ferriani, e nessuno le potrà mai cancellare, neanche l’eternità.

Até logo, Paolo!

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