Matrimonio 28 dicembre

 Il 28 dicembre del 2023, dopo sedici anni di convivenza, mi sono sposato con Anna Maria nella città di Fabriano (in provincia di Ancona). Ho scelto la città della carta perché è stato il luogo dove è nato è vissuto per molti della sua vita mio padre. Con l'avvallo di Anna Maria abbiamo iniziato ad organizzare le nostre nozze, un impegno che, sotto il segno dello Spirito con la Scure, ci ha occupato per tutto il 2023. Il mio amico Marco Corbetta (uno dei nostri ospiti insieme a sua moglie Antonella) ha realizzato un ottimo reportage sul matrimonio del 28 dicembre. Anna Maria ed io lo ringraziamo ancora.

I testi L'aquila e il fiore zafferano e Confettata in Black & White sono stati scritti in collaborazione con Catia Anelli (Wedding e proprietaria di un negozio di fiori) e Bruna Moretti (la nostra flower-designer, grafica di professione e artigiana della carta) e facevano bella mostra all'interno del Relais Marchese del Grillo in un allestimento apposito. Il titolare di questo blog si è occupato di redigere le notizie fumettistiche, il resto è opera della professionalità delle fabrianesi Catia e Bruna. Questa è l'occasione di mettere a disposizione di chi avrà la bontà di leggere il frutto di questo lavoro collettivo. E, naturalmente, visionare le immagini che arricchiscono i testi.


Nella foto l'allestimento in cui sono stati stampati i testi riportati in questo Blog.
Foto ©Marco Corbetta


L’aquila e il fiore zafferano


L'aquila vettoriale realizzata da ©Bruna Moretti


Laquila è il simbolo di Zagor, il personaggio ideato da Guido Nolitta e Gallieno Ferri, ininterrottamente in edicola dal giugno del 1961. Per molti decenni il simbolo dellaquila stilizzato sulla casacca dell'Eroe di Darkwood è rimasto un riferimento esotico, vago nesso con la cultura degli Indiani dAmerica.
Nel 2001, l’anno del quarantennale, l’attuale curatore e principale sceneggiatore della serie Moreno Burattini scrive la storia Darkwood Anno Zero (Speciale Zagor 13), in cui vengono mostrati ampi squarci sulla vita del giovane Patrick Wilding (il futuro Zagor) e del suo incontro con la bellissima Shyer: una strega indiana con il dono della chiaroveggenza, destinata a istruirlo sui misteri della spiritualità pellerossa e a investirlo della sua missione, aiutandolo a trovare il suo posto nella Ruota della Medicina.  

In questa vicenda, il disegnatore Gallieno Ferri, seguendo le indicazioni della sceneggiatura di Burattini, mostra in alcune sequenze un’aquila volteggiare nel cielo, che diventa così un chiaro simbolo spirituale  - e consapevole - di un eroe destinato ad entrare nella leggenda.
Alcuni anni dopo, nel 2019, la Sergio Bonelli Editore lancia in libreria e in edicola una miniserie in sei volumi (a colori) intitolata Le Origini, ideata e scritta da Moreno Burattini e disegnata, in ordine di apparizione, da Valerio Piccioni e Maurizio Di Vincenzo, Walter Trono, Giuseppe Candita, Giovanni Freghieri, Oskar. In questa miniserie vengono narrate le drammatiche vicissitudini che hanno condotto l’adolescente Pat Wilding a diventare, negli anni seguenti della sua giovinezza, Zagor il giustiziere di Darkwood, colmando il non detto e le lacune lasciate aperte da Guido Nolitta in Zagor racconta… (Zagor Gigante 55-56).

Beh, ogni episodio de Le Origini inizia con delle scene di un’aquila che, planando nellaria, rende maestosa la narrazione e, in base al comportamento del nobile rapace, suggerisce anche il clima di ogni storia.





Gli allestimenti e i segnaposto.
Foto realizzate da ©Marco Corbetta



Quando Anna Maria e Giampiero ci hanno presentato il loro progetto, la nostra
Catia ha avuto l’intuizione giusta; forte della sua infinita conoscenza ed esperienza non ha esitato ed ha scelto il fiore che doveva quindi simboleggiare questa festa: il Crocus ovvero il Fiore dello Zafferano, detto pure fiore dell’aquila perché cresce in libertà su alture a volte impervie ed accessibili solo alle aquile.


Mercoledì 27 dicembre, la sera precedente al matrimonio, con Marco Corbetta 
e Moreno Burattini. Foto ©Marco Corbetta


Il disegno commissionato da Francesco Pasquali e Marco Corbetta
 a Walter Venturi appositamente per noi.
Foto ©Marco Corbetta


Moreno Burattini e il suo divertente intervento dedicato agli sposi.
Foto ©Marco Corbetta





Angelo Palumbo (al centro) e Nazzareno Giorgini (a destra).
Foto ©Marco Corbetta


Il Crocus ha un colore violaceo deciso che accosta anche la colorazione dell’arancio e del rosso del pistillo, che si presenta con dei filamenti molto lunghi da cui si ricava appunto lo zafferano. Così l’altra nostra flower-design Bruna ha progettato i coordinati nozze utilizzando i colori di questo splendido fiore e realizzando a mano con la carta Fabriano i fiori di crocus che vedete nei coordinati sposa e negli allestimenti.

 

 

Il tableau, ideato graficamente dal sottoscritto con la collaborazione di 
Bruna Moretti che, come ho riportato sopra, si è occupata di realizzare l'aquila vettoriale.
Foto ©Marco Corbetta


Confettata in Black & White       

Il tema della confettata che abbiamo scelto per il matrimonio di Anna Maria e Giampiero è il bianco e nero. Questa ci è sembrata la scelta più appropriata per rendere omaggio alla tradizione del Fumetto popolare italiano (di cui Zagor è uno dei capisaldi) che, a partire dal secondo dopoguerra, he riempito le edicole del nostro Paese con innumerevoli testate realizzate semplicemente con china su carta bianca. È stata una scelta editoriale dettata dalle precarie condizioni economiche di un Italia distrutta dalla furia della Seconda guerra mondiale. Questa scelta obbligata, per via dei costi della stampa in quadricromia, è diventata una tradizione e un marchio di fabbrica del Fumetto italiano.

L'Oratorio della Carità durante il rito civile. Foto ©Photo Studio Cico
(il nostro fotografo)


Nel centro storico di Fabriano. Foto ©Photo Studio Cico

Il lancio del riso... Foto ©Photo Studio Cico

In una delle sale del Relais Marchese del Grillo. Foto ©Photo Studio Cico



Tra le numerose piccole realtà editoriali degli anni Cinquanta si stava facendo spazio la Casa editrice Edizioni Audace di Tea Bertasi in Bonelli. La piccola realtà editoriale milanese, tra i tanti personaggi pubblicati dal finire dei Quaranta, dal settembre del 1948 manda in edicola un personaggio nato dalla mente dello scrittore Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini, Tex Willer, uscito originariamente nel formato a striscia molto in voga in quel periodo.

Il resto è storia: sul finire degli anni Cinquanta la direzione della piccola Casa editrice passa nelle mani di Sergio, figlio di Tea Bertasi e Gianluigi Bonelli. Sotto la guida editoriale di Sergio Bonelli Tex diventa un personaggio sempre più popolare e il suo successo si consolida quando le sue storie iniziano ad essere pubblicate nel cosiddetto formato bonelliano che, negli anni successivi, ha soppiantato in maniera definitiva le pubblicazioni a striscia.


La Confettata: un frame estrapolato dal video del matrimonio realizzato da ©VZ Cloud.


Il crescente successo di Tex ha posto le fondamenta della moderna Sergio Bonelli Editore, che attualmente pubblica svariate testate e, seguendo i tempi, ha allargato i suoi orizzonti diventando in pratica una media company.

Tuttavia, la caratteristica fondante della Casa editrice, oltre al formato bonelliano che caratterizza gran parte della sua produzione, è appunto il bianco e nero. Anche se oggi il colore è sempre più presente nei fumetti bonelliani, tutte le testate mensili - a partire dai gloriosi Tex e Zagor per finire a Nathan Never e Dylan Dog - sono pubblicate, eccetto per i numeri centenari a colori, in bianco e nero, una tecnica che valorizza le qualità artistiche dei disegnatori chiamati ad illustrare le idee degli sceneggiatori.

Concluso questo breve sunto storico-filologico, vi invitiamo con immenso piacere ad assaggiare i nostri confetti in bianco e nero, simboli del fumetto popolare bonelliano - e italiano più in generale - e quindi anche del nostro Zagor.



Il disegno di Walter Venturi, incorniciato, appeso nella nostra casa. 


Le promesse, scritte da me con la consulenza di Anna Maria. 
Nel testo ci sono riferimenti zagoriani.


Dall'immagine tratta da Fuga nella prateria (Zagor 233, di Toninelli e Donatelli), in cui Kee-Noah
dei Mandan si rivolge al suo sposo Lord Beau,
abbiamo preso ispirazione per la frase letta da Anna Maria.
Nella mia lettura, invece, c'è il fondamentale riferimento all'aquila e, pensando alla circolarità
dell'anello nuziale, all'albo Il cerchio della vita
(Zagor 199, di Sclavi e Donatelli).
©Sergio Bonelli Editore

















 

   

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